Tesla tra nuovi stabilimenti e critiche

Tesla ha messo a segno un nuovo colpo stavolta però in Cina, infatti l’azienda americana e il governo di pechino si sono messi d’accordo per aprire un nuovo stabilimento nell’ex impero di mezzo.
Non solo, il costruttore americano di automobili elettriche ha avuto dei vantaggi perché l’accordo col governo cinese non prevede di associarsi forzatamente ad una azienda locale, come prevedono, invece, le regole e le leggi in vigore nei confini cinesi.
Questa è una vera e propria rivoluzione, secondo quanto ha riportato il Wall Street Journal ripreso dal francese Le Figaro, dal momento che le autorità cinesi impongono obbligatoriamente un partner locale alle imprese estere che vogliono installarsi nel paese orientale per produrre per il mercato locale. Il fatto è che il governo del presidente Xi Jinping ha deciso di allentare i vincoli proprio per favorire l’apertura di fabbriche che producono veicoli elettrici, ed Elon Musk, fondatore e CEO di Tesla, ha bruciato tutte le altre aziende sul tempo.
Questo stabilimento cinese permetterà a Tesla di ridurre i propri costi di produzione, e potrebbe essere un elemento chiave per fare centro sul mercato locale dove il marchio americano ha fatturato un miliardo di dollari l’anno scorso e non solo potrebbero anche abbassare i costi delle loro auto.
A giugno scorso, Tesla aveva confermato la trattativa con l’amministrazione di Shanghai per impiantare il proprio stabilimento nella regione. Infatti Tesla cerca di aumentare la propria produzione di vetture elettriche, ma anche quella delle batterie, come la PowerWall 2, costruendo le cosiddette Gigafactories, gigantesche fabbriche per la produzione di batterie al litio per i veicoli elettrici o impianti fotovoltaici, in maniera da raggiungere l’autosufficienza produttiva nel settore. Un progetto simile è già nato negli Usa in partnership con Panasonic.
Intanto, il governo di Pechino si è recentemente impegnato a bloccare progressivamente le vendite dei veicoli tradizionali, benzina e diesel, per combattere l’inquinamento che ha superato i livelli di guardia, e, nello stesso tempo, sta incoraggiando i costruttori di auto già presenti nel paese a spostarsi progressivamente verso la produzione di veicoli.
Ma non tutti sono favorevoli a tesla ed è raro che una persona di spicco di un’altra casa automobilistica si esponga così tanto nel criticare Musk e la sua azienda, tuttavia può succedere: è il caso di matthias muller, CEO del Volkswagen group, che non ha esitato a commentare le performance commerciali della Tesla di Elon Musk.
Il tutto è avvenuto a favore di telecamere durante un talk show sul futuro dell’industria automobilistica organizzato dal Gruppo Editoriale tedesco Verlagsgruppe Passau. Nel corso del convegno, il moderatore ha rivolto una domanda a Matthias Muller per quanto concerne il brand Tesla presieduto da Elon Musk. Muller ha preso la palla al balzo e ha prontamente affermato il suo pensiero sugli ultimi avvenimenti a sfondo Tesla.
In pratica nel terzo trimestre 2017 il brand californiano è stato “accusato” di non aver rispettato gli obiettivi di produzione dichiarati a proposito della Model 3 e di aver licenziato soltanto nella scorsa settimana un numero compreso tra le 400 e le 700 unità lavorative. Sintomo quest’ultimo, secondo molti, di non perfetta salute in questo preciso momento da parte di Tesla.
Interpellato sull’argomento, Muller ha difatti dichiarato senza mezzi termini (così come riportato da Daily Kanban): “A questo punto, devo dire qualche parola su Tesla. Con tutto il rispetto dovuto, ci sono alcuni campioni mondiali di grandi annunci in questo settore, ma non voglio fare nomi. Ci sono aziende che a stento vendono 80 mila auto l’anno. E poi ci sono compagnie come Volkswagen che vendono ben 11 milioni di auto l’anno e producono profitti per 13/14 miliardi di euro.”
A questo punto del discorso Muller chiama in causa Tesla: “Se sono correttamente informato, Tesla distrugge ogni trimestre milioni di dollari e, volente o nolente, deve licenziare i suoi lavoratori. Responsabilità sociale? Ma per favore… Non dovremmo farci troppo trasportare e mettere insieme le mele con le arance“. Ovviamente Muller in quest’ultima parte del discorso fa riferimento ai recenti e bassi numeri ottenuti da Tesla nelle vendite del terzo trimestre del 2017, molto al di sotto delle attese, e ai licenziamenti di personale che ne sono susseguiti e che sono stati annunciati da Elon Musk.
Con questa esposizione e critica, muller e la Volkswagen si sono esposti … vedremo cosa succederà con la Model 3.

 

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